Nel mezzo del cammin di nostra vita.. La MENOPAUSA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA... LA MENOPAUSA

 

 

L’eterna giovinezza e la menopausa quale segno di vecchiaia: sono idee, concetti e miti da rivedere.

Riconciliarsi con questo momento della vita e viverlo piacevolmente è la visione della ginecologia del benessere e del bellessere; questo l’invito, l’augurio e l’insegnamento che desidero vada ad ogni donna.

Lo ritengo un approccio utile affinché ognuna di noi sia pronta e serena nell’accogliere il confine che la natura ha posto nella cessazione del ciclo mestruale e conciliante nell’approcciare questa fase naturale della vita biologica.

Desidero, attraverso queste righe, percorrere assieme a voi tale momento, leggendolo PRIMA nella sua fisiologia e RILEGGENDOLO POI attraverso le tradizioni di altri popoli e di altre culture, nella speranza che una diversa chiave interpretativa ci trovi pronte a vivere pienamente la menopausa.

La sua etimologia ‘MENESPAUSIE’, dal greco mese o mensile e fine o cessazione, per indicare il periodo successivo alia cessazione della fertilità.

 

 

Fisiologia della menopausa: “ LA MERAVIGLIOSA DANZA DEGLI ORMONI”

 

La “menopausa”, come fenomeno del percorso di vita biologico della donna, è suddiviso in fasi temporali non rigide, in base sia a specifici segni esterni che a variazioni di quantità e qualità ormonali interne.

Succede pertanto che:

- la menopausa inizia dall’ultimo flusso mestruale fisiologico; la valutazione è retrospettiva poiché è considerato che siano necessari 12 mesi di assenza di flusso mestruale per stabilire la condizione e la data

- il climaterio è la fase di transizione, che in genere si ha nella fascia di età tra i 42 e i 54 anni, caratterizzata da un’alterazione dei cicli mestruali fino alla loro completa assenza.

 

Questa fase è suddivisa in due periodi:

 

- la premenopausa è il periodo, che può variare da 1 a 5 anni prima della menopausa,

in cui c’è una riduzione dei follicoli primordiali destinati al processo di sviluppo ed una alternanza tra cicli ovulatori e cicli anovulatori dovuti ad un aumento degli ormoni FSH che producono una iperstimolazione ovarica ed una crescita accelerata del follicolo con una fase follicolare breve e inadeguata ed una riduzione progressiva degli estrogeni prodotti.

- la post menopausa è il periodo, che può variare da 1 a 5 anni dopo la menopausa, caratterizzato dalla assenza di estradiolo (ormone di generazione ovarica), mentre l’estrone (altro ormone che veniva generato nelle ovaie, ma che in questa fase viene prodotto da altri tessuti come quelli adiposi, cuore, muscoli, cervello) diventa il principale estrogeno in circolo. Avremo di conseguenza un aumento di presenza delle gonadotropine, FSH e LH, perché non si attiva la dinamica di feedback inibitorio dell’asse ipotalamo-ipofisario da parte degli estrogeni.

L’età in cui si presenta la menopausa fisiologica in Italia varia dai 45 ai 53 anni; nei paesi industrializzati la media è di 51 anni, mentre nei paesi asiatici si aggira intorno ai 50 anni. Ci sono fattori che possono condizionarne l’insorgenza, come fumo, alcool, obesità, stile di vita, storia familiare, epoca del menarca, livello sociale.

Se l’attività ovarica si esaurisce prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce, se dopo i 55 anni di menopausa tardiva.

 

Esiste anche una menopausa indotta o chirurgicamente attraverso l’asportazione delle ovaia, o iatrogena, procurata attraverso chemioterapie e radioterapie.

 

La menopausa e i suoi cambiamenti: “ IL DOLCE SCORRERE DEL TEMPO “

 

 I cambiamenti legati alla menopausa sono correlati alla carenza di estrogeni e possono essere distinti in base alla cronologia della comparsa.

I sintomi precoci, solitamente comprendono:

 

- vampate di calore: una sensazione di calore che dura pochi minuti, generalmente interessa il volto per poi diffondersi alle altre aree del corpo; colpisce l’85% delle donne; al presentarsi delle vampate si può associare un aumento della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea con sudorazione;

 

- sonno meno  riposante: caratterizzato da possibili risvegli e minor facilita ad addormentarsi o riaddormentarsi;

 

- variazioni della sfera sessuale: in parte di origine psicologica, come il calo del desiderio sessuale, dell’eccitazione, del piacere sessuale; in parte di origine organica, per secchezza e/o modificato trofismo della mucosa;

 

Sintomi tardivi, possono includere

 

            - alterazione dei tessuti connettivali: dove la cute appare più sottile e secca,

- fastidi articolari,

- modificazioni urinarie come poliuria, incontinenza da sforzo o da urgenza, sensazione di pesantezza nel basso addome,

            - variazioni del trofismo vaginale: generata dalla prolungata assenza di stimoli estrogenici con progressivo assottigliamento della mucosa vaginale che diventa più liscia e sensibile;

- variazioni del tono calcico delle ossa: dovuta a una accelerazione di velocita della perdita di massa ossea; durante la premenopausa e la post menopausa si ha una perdita dell’equilibrio tra la perdita di massa ossea e la formazione di nuovo tessuto osseo; questa condizione si presenta prima delle ultime mestruazioni e fino a due/tre anni dopo la menopausa, riducendosi marcatamente dopo questo periodo,

- alterazioni cardiovascolari: dovute alla cessazione dell’attività ovarica capace di determinare una serie di alterazioni metaboliche, responsabili contestualmente di un diverso rischio in termini di pressione arteriosa e funzionalità cardiaca, un incremento dei trigliceridi e soprattutto del colesterolo totale volti a creare     un substrato utile alla diversa produzione di estrogeni da parte di organi diversi dalle ovaie stesse.

 

II trattamento di questi sintomi, nella medicina attuale si basa sulla sostituzione degli ormoni fisiologici con prodotti naturali ad azione simil ormonale (isoflavoni della soja, trifoglio rosso, cimicifuga) o con ormoni di sintesi (somministrati con diverse modalità: pillole, cerotti transdermici, creme vaginali, ovuli )

II principio si basa sulla sostituzione degli ormoni fisiologici con prodotti naturali e non, capaci  di emularne la presenza e ristabilire un nuovo equilibrio, sopprimendo o riducendo i sintomi.

A questo si aggiunga la utilità della Vitamina D e del calcio per mantenere un corretto equilibrio delle ossa indicati nella prevenzione soprattutto e nel trattamento dei sintomi di tale distretto.

 

Altre culture e altri popoli: “Una passeggiata attraverso i secoli”

 

Precedentemente e fino ai primi anni del XX secolo, la menopausa ancorché conosciuta e descritta in vari testi storici antichi, era una condizione difficilmente raggiunta dalle donne, in quanto l’età media della vita, molto bassa, non superava, se non raramente i 40 anni.

 

Andando oltre le date e le definizioni, il fenomeno della menopausa acquié, nelle civiltà e nei secoli, significati diversi; tra il XVI e XVII secolo fu considerata negativamente si riteneva infatti che le mestruazioni fossero utili poiché capaci di eliminare l’eccesso di sangue e le impurità che si accumulavano durante il mese.

Si passò a considerare la menopausa in modo positivo e come qualcosa di benefico, nel XVIII secolo, periodo storico nel quale la mestruazione aveva il solo, semplice e corretto significato di secrezione uterina.

In molte culture e civiltà, dai tempi antichi e fino ai giorni nostri, la fine della ciclicità del ritmo mestruale è vissuta piacevolmente.

Presso le popolazioni MOHAVE, (Nativi d’America) la menopausa viene affrontata senza paure e traumi, anzi     vista come il momento che permette di diventare personaggi di rilievo nella struttura sociale, consigliere, custodi della memoria, assistenti alla maternità.

Le donne MAFA, gruppo etnico delle montagne Mandara, finendo le mestruazioni, conducono una vita più calma rispetto alla giovinezza: i loro poteri spirituali aumentano e divengono degne di motto più rispetto.

In contesti culturali come la Mongolia, ii Camerun, il Burkina e la Francia, la menopausa è considerata come una tappa lungo il cammino della vita, segno di continuità attraverso i cambiamenti dell’esistenza, momento di rinascita e di crescita

Nelle società in cui questa fase naturale della vita NON è medicalizzata, la menopausa è percepita NON nella    gestione dei suoi sintomi MA al conferimento di un SENSO COMPLESSIVO DELL’ESSERE DONNA.

Nella cultura Cinese, Maya, cosi come nell’antica Roma, nella Magna Grecia e nel Mondo Etrusco, la donna in menopausa veniva venerata per la sua maturità, la sua saggezza, veniva rispettata e riverita per l’autorevolezza, da parte di tutti i membri della comunità.

Ogni donna, libera da obblighi procreativi e da doveri di accudimento della prole, assurgeva al ruolo di MATRONA: SIGNORA SAGGIA DELLA COMUNITA’.

LA MENOPAUSA, QUINDI, “UN PASSAGGIO, NON UNA FINE”.

 

E cosi come allora, dal tempo dei tempi dobbiamo imparare, comprendere ed accettare che la cessazione dell’attività mestruale è naturale ed inevitabile tanto quanto lo è il suo inizio. Dobbiamo far nostro il concetto che il cessare della mestruazione indica solo la fine del periodo fertile, non della sessualità che libera da paure d’inattese gravidanza può diventare più serena ed appagante.

II non avere più mestruazioni corrisponde solo al non poter più concepire e rappresenta un periodo delicato che non dobbiamo ingrigire con considerazioni e atteggiamenti tristi, ma che dobbiamo vivere in salute, armonia, godendo il nostro benessere e anelando a raggiungere il nostro bellessere.

 

Un corretto stile di vita, una giusta sana alimentazione, un’adeguata attività fisica aiuteranno a preparare e vivere armonicamente questo inevitabile momento, il tutto accompagnato da personale medico qualificato.

 

di Lorenza De Paoli